Il criterio di accensione degli impianti di riscaldamento in Italia e le sue limitazioni sono sanciti dal “D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412”.
Il territorio nazionale è suddiviso in sei zone climatiche in funzione dei gradi-giorno, in base alla temperatura media giornaliera indipendentemente dalla ubicazione geografica.
L’esercizio degli impianti termici è consentito con limiti massimi relativi al periodo annuale ed alla durata giornaliera di attivazione. I Comuni, in base alla zona climatica di appartenenza devono seguire i seguenti obblighi.
La maggior parte del Nord Italia, la quasi totalità dei comuni lombardi, ricadono in fascia climatica E, quindi si preparano ad accendere i riscaldamenti il prossimo 15 ottobre.
Prima dell’accensione degli impianti di riscaldamento deve essere condotta una verifica tecnica dell’impianto sia in termini manutentivi che di rispondenza ai requisiti normativi. Gli impianti non a norma possono comportare carenze per gli occupanti in termini di sicurezza, comfort abitativo, costi elevati nella bolletta energetica ed emissioni inquinanti.
Ricordiamo, in particolare, che gli impianti centralizzati devono essere dotati di sistemi per la regolazione e contabilizzazione individuale del calore, la cui installazione è opportuno che venga realizzata ad impianti fermi; in assenza di tali dispositivi è prevista, a decorrere dal 1° Luglio 2017, l’applicazione di sanzioni pecuniarie comprese tra i 500 fino ai 3000 euro per unità immobiliare in Lombardia (DGR n°X/1118 DEL 20.12.2013); i controlli sono stati annunciati ad inizio luglio 2019 con diverse modalità: la Città Metropolitana di Milano si avvarrà dell’agenzia Amat che effettuerà i controlli per la città e i 143 Comuni dell’area omogenea, nella città metropolitana di Torino effettuano i controlli gli ispettori Arpa, mentre a Genova opererà la società Multiservice.
Evidenziamo inoltre che per gli impianti centralizzati non a norma non può essere delegata a terzi la responsabilità di esercizio, che rimane in capo all’Amministratore di condominio.
In attesa di far partire la stagione del riscaldamento ricordiamo alcune operazioni e controlli che deve svolgere il conduttore dell’impianto centralizzato all’atto dell’accensione:
- Controllare la lettura del contalitri per verificare che non ci siano stati rabbocchi anomali (presunta perdita) che dovrà corrispondere alla lettura precedente.
- Controllare la lettura del contatore gas.
- Chiudere accuratamente le ispezioni del generatore e controllare i serraggi delle bullonerie.
- Attivare l’elettronica e provare l’avviamento delle pompe di circolazione.
- Controllare lo scarico condense ed i dispositivi di sentina presenti.
- Controllare la pulizia dei filtri (defangatori).
- Controllare la durezza dell’acqua tecnica ed il relativo Ph.
- Controllare l’efficienza del sistema di trattamento acqua.
- Aprire il gas e controllare la tenuta del sistema.
- Effettuare una prova di accensione.
- Programmare gli orari e controllare le impostazioni delle curve di esercizio per il corretto assetto del sistema.
- Annotare la data di accensione impianto.