A qualche settimana dal commento di Rete IRENE in merito alla primissima bozza del Decreto 34/2020, torniamo sul tema del cosiddetto Superbonus 110% con un commento in virtù degli ultimi aggiornamenti.
Partendo dalla premessa che il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 si rifà alla volontà di contrastare la congiuntura negativa causata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e all’obiettivo di stimolare l’avvio di un piano di trasformazione complessiva del patrimonio immobiliare nazionale in chiave di sostenibilità energetica e ambientale, abbiamo voluto analizzare punto per punto gli elementi chiave legati all’attuale Decreto Rilancio.
Perché un’analisi così puntuale sul tema Superbonus 110? Perché si tratta dell’unico modo per comprendere quanto sia controverso da un lato l’avvicinamento al primo obiettivo (come in ogni occasione in cui sono stati annunciati nuovi incentivi più appetibili, le attività correnti si sono bloccate, in attesa di capire se potranno beneficiare di condizioni più vantaggiose) e dall’altro quanto sia fondamentale che la regolazione della nuova misura di stimolo renda possibile un efficace incontro tra domanda e offerta (dettaglio che il testo approvato al momento non assicura) ed effettivo il conseguimento dell’obiettivo legato al green new deal”.
Rete Irene per questo motivo, nella persona di Virginio Trivella – Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, ha scelto di prendere parola e di farlo in maniera costruttiva, fornendo oltre ad un’analisi dettagliata, una possibile soluzione strategica e concreta che possa fungere da risposta a quelle mancanze ad oggi rilevate all’interno del testo approvato, in particolare alla necessità di attivare un sistema di trasferimento dei crediti d’imposta alle imprese che possa essere funzionale anche per queste ultime, senza addossare su di loro tutte le conseguenze del caso.
Quali sono i punti chiavi di questa proposta?
- Rapido trasferimento dei crediti d’imposta alle imprese, con successiva possibilità di cederli ai soggetti finanziatori o di offrirli in garanzia, preservando il proprio equilibrio finanziario.
- Libertà di destinare, per gli operatori finanziari, ingenti risorse finanziarie a sostegno della forte domanda incrementale generata dalle percentuali di detrazione potenziate.
- Avvio e svolgimento dell’intera procedura con una registrazione dell’intervento e di ogni sua fase complementare su un portale creato ad hoc (gestione che garantirebbe rapidità nella procedura, oggettività del lavoro svolto, prevenzione degli abusi e possibilità di effettuare controlli oggettivi sia sul lavoro svolto che sugli aspetti strettamente finanziari)
Risolto in questo modo il problema del tempestivo finanziamento delle imprese e la determinazione di condizioni favorevoli al coinvolgimento degli operatori finanziari, il tutto attraverso una procedura controllata e impressa nera su bianco, va da sé che si registrerebbe un aumento nel numero di soggetti disponibili all’acquisto dei crediti d’imposta con effetti positivi sulla diffusione degli interventi, sul contenimento dei costi di trasferimento e sull’ottimizzazione della pressione sul bilancio pubblico.
VEDI NEL DETTAGLIO IL DOCUMENTO SUL DECRETO 34/2020 E SUPERBONUS SCRITTO DA VIRGINIO TRIVELLA