Una lettera aperta al Governo per sbloccare la ripresa nel settore della riqualificazione energetica, in sofferenza nella realtà forzata di smart working, assemblee telematiche e difficoltà burocratiche.
E’ una lettera costruttiva quella che Rete IRENE ha inoltrato al Governo la scorsa settimana, al fine di condividere una strategia concreta, mirata ad identificare quelle misure urgenti utili alla ripresa nel settore della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare.
La ripresa nel settore della riqualificazione è infatti senza ombra di dubbio una tra le principali attività economiche del Paese per potenzialità di sviluppo e impatto sulle emissioni, tesi confermata anche dall’attenzione istituzionale riposta negli ultimi mesi al settore, grazie all’introduzione di importanti misure di incentivazione.
Nonostante l’emergenza sanitaria e di lockdown, le attività edilizie sono consentite e la filiera si sta organizzando per fornire un’adeguata risposta alla vivace domanda che il Superbonus 110% ha generato.
Come mai questa lettera? L’esigenza deriva dalla voglia di mettere in risalto alcuni aspetti particolarmente critici che sembrano andare controcorrente rispetto alla ripresa nel settore della riqualificazione, generati da vincoli e limitazioni derivanti dai provvedimenti di contrasto alla pandemia, per i quali, a parere di Rete IRENE, è necessaria una concreta riflessione da parte delle Istituzioni.
- La scelta di far operare la Pubblica Amministrazione in smart working ha di fatto congelato, o reso più complesso, il reperimento di fascicoli, atti, notifiche: strumenti fondamentali per l’avvio dei cantieri che oggi si trovano in forte rallentamento, se non in stallo.
- Il divieto di riunirsi in “normali” Assemblee di condominio, fondamentali per dare avvio ai lavori, genera automaticamente un blocco non indifferente nell’avvio dei progetti, considerando che le assemblee telematiche richiedono l’unanimità dei condòmini per essere validamente costituite (su questo punto nel frattempo è intervenuta una modifica che consente di convocare le assemblee con il consenso della maggioranza dei condòmini).
- Ai sensi dell’art. 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, il Superbonus 110% è fruibile qualora l’intervento consenta di conseguire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’intero edificio. Tuttavia, la procedura di calcolo dell’APE convenzionale richiede il calcolo degli indici di prestazione energetica di tutte le singole unità immobiliari di cui si compone l’intero edificio. Come fare in tempo di Covid, quando l’impedimento all’accesso anche ad una sola unità immobiliare è di fatto una prassi?
A questi vincoli, generati da un adeguamento del modus operandi in fase di emergenza sanitaria, vanno ad aggiungersi le limitazioni alla fruizione degli incentivi, spesso generate da interpretazioni restrittive, quando non arbitrarie, dell’Agenzia delle entrate e la mancata risposta in merito alla tanto discussa proroga degli incentivi, alla quale conseguono problemi contingenti che rischiano di mettere un freno intollerabile alle attività e di ritardare la ripresa del settore.
Rete IRENE ha ritenuto utile aprire un dialogo con il Governo, inviando una serie di proposte dettagliate, affinché la ripresa nel settore della riqualificazione possa trovare fondamenta solide dalle quali partire senza ostacoli generati da terze parti.