LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI NEGLI EDIFICI

prevenzione degli incendi negli edifici

Ricorre un anno dall’incendio che ha devastato Torre dei Moro, in Via Antonini a Milano. La prevenzione degli incendi sugli edifici oggetto di interventi di applicazione del cappotto termico o parete ventilata va affrontata con rigore tecnico e nell’osservanza della normativa che è in via di definizione.

Vediamo un approfondimento tecnico-normativo curato dal comitato tecnico scientifico di Rete IRENE.

Un anno fa l’incendio che ha divorato i 18 piani della Torre dei Moro in via Antonini, sfollando 80 famiglie. Fortunatamente non ci sono state vittime ma la torre è attualmente inagibile, c’è un’istruttoria in corso per accertare le responsabilità dell’accaduto ed i proprietari degli appartamenti hanno dovuto trovare altre soluzioni in attesa di poter fare rientro, ipoteticamente nel 2025.

Un evento che ha riportato l’attenzione sulla prevenzione degli incendi civili e che ha avuto una forte risonanza mediatica, soprattutto per la velocità con la quale si sono propagate le fiamme sulla parete esterna e che ha ricordato la tragedia delle Grenfell Tower con 72 morti.

Inizialmente una comunicazione fuorviante ha imputato la causa ai materiali isolanti, un atteggiamento mediatico non tollerato da imprese e produttori che sono costantemente impegnati nello svolgere interventi in totale sicurezza sia per il committente sia per le squadre lavoro. 

Citiamo tra tutte la nota del Consorzio Cortexa: eccellenza nel Sistema di Isolamento a Cappotto che criticava aspramente quanto diffuso dai media e dalla stampa.

Anche Rete IRENE si era espressa con un comunicato a tutela della serietà dell’operato di tutti coloro che lavorano con la massima attenzione alla prevenzione degli incendi negli edifici e per essere di supporto a famiglie e ad amministratori bombardati da un generato allarmismo sulla facilità di propagazione del fuoco nei prodotti isolanti.

Il Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE è impegnato in periodiche riunioni sul tema del comportamento al fuoco delle facciate e, in occasione dell’anniversario di Torre dei Moro, ci preme fare il punto sulle indicazioni delle Norme Vigenti per tranquillizzare i committenti.

Esponiamo nel dettaglio le disposizioni previste per gli edifici di “civile abitazione” in quanto oggetto dei nostri interventi di riqualificazione energetica. Attualmente ed in attesa di ulteriori sviluppi a livello Europeo, il documento a cui fare riferimento è il D.M. 246 del 16 Maggio 1987 a cui sono seguiti una serie di aggiornamenti di cui i più recenti sono :

  • D.M. del 25 Gennaio 2019
  • Lettera Circolare 5043 del 31.03.2010- Guida Tecnica per le facciate , requisiti di sicurezza
  • D.M. del 3 Agosto 2015 Allegato I, da cui scaturiscono nelle successive precisazioni e Decreti:
    • REGOLE TECNICHE VERTICALI RTV13 – Per le chiusure d’ambito degli edifici civili
    • REGOLE TECNICHE VERTICALI RTV 14 – Edifici di abitazione 

Di fatto gli EDIFICI CIVILI ASSOGGETTATI AI CONTROLLI DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI (DPR 151/11) sono quelli richiamati nella Attività 77 ossia “Edifici destinati prevalentemente ad uso civile” in cui si fa riferimento alla altezza antincendio dell’edificio come indicazioni sotto riportate.

Attività n. 77 – DPR 151/2011 – Criteri di assoggettabilità ai controlli antincendio

77.1.A Edifici destinati ad uso civile con altezza antincendio superiore a 24 m (fino a 32 m) 

77.2.B Edifici destinati ad uso civile con altezza antincendio superiore a 32 m (fino a 54 m) 

77.3.C Edifici destinati ad uso civile con altezza antincendio superiore a 54 m

Con tale classificazione si nota che sino a 24 metri di altezza antincendio dell’edificio (in pratica l’altezza delle scale dei pompieri) non è prevista alcuna assoggettazione ai controlli antincendio…. MA

E’ assolutamente buona norma e “cogente” – dai 12 ai 24 metri – rispettare quanto previsto nella Circolare 5043 del 31.3.2010 in cui si indica per i Cappotti una Classificazione MINIMA B, s3-d0 (Cappotto in EPS o Poliuretano), che sta ad indicare che il sistema non è in grado di condurre il fuoco in facciata. 

Per altro nel caso in cui si abbiano dubbi sulla possibilità di innesco di incendio da zone limitrofe alla parete interessata dalla posa di un Cappotto, si suggerisce di applicare un sistema a Cappotto con classificazione almeno A2.s1-d0 (si ottiene con pannelli in fibre minerali) ossia del tutto incombustibile ed in grado di contribuire alla Resistenza al fuoco dalla parete su cui è applicato.

Per edifici superiori a 24 metri di altezza antincendio è, non solo opportuno ma necessario affidarsi in fase di progetto di un intervento  di riqualificazione energetica, ossia un intervento che preveda un Cappotto o una facciata ventilata, ad un tecnico esperto di prevenzione incendi che indichi correttamente con quali tipologie di materiali intervenire sulle facciate e quali accorgimenti specifici attuare nel rispetto delle vigenti Regole Tecniche Verticali RTV 13 e RTV 14.

Non potendo e non volendo entrare nel merito delle cause che hanno scatenato il disastroso incendio della Torre del Moro, si vuole unicamente sottolineare che lo stesso ha riguardato in prevalenza e particolarmente il rivestimento esterno in alluminio, applicato su strutture metalliche all’esterno dei parapetti e su alcune porzioni di parete, caratterizzato evidentemente da un prodotto in grado di propagare la fiamma, senza che si sia propagata la fiamma sulle pareti rivestite in Cappotto realizzato in lana di vetro e quindi in classe di reazione al fuoco almeno A2-S1,d0 come si può vedere dalla foto.

Torre del Moro - prevenzione degli incendi

1 – Zona rivestita con lastre che hanno avuto un comportamento al fuoco non idoneo in quanto hanno condotto ed esaltato il propagarsi delle fiamme partite dal 15° piano.

2 – La zona rivestita con Cappotto A2.S1-d0 si è annerita ed in parte è stata  investita lateralmente e superiormente dal fuoco che non ha però trovato innesco per attaccare la parete.

A seguito dell’ultimo comitato tecnico scientifico di luglio 2022, i professionisti presenti hanno realizzato uno schema guida sulle procedure da seguire quale prevenzione degli incendi per gli interventi in facciata degli Edifici Residenziali Esistenti, in base alle normative vigenti in materia.

Procedure da seguire quale prevenzione degli incendi

(Iscrizione a IRENE CLUB richiesta)

Un particolare ringraziamento per la stesura delle procedure normative presenti in questo articolo a Carlo Castoldi, Claudio Caramia e Roberto Ponzini.

Ing. Carlo Castoldi – E’ stato membro della Commissione UNI per Cappotto e Pareti Ventilate e della Commissione Tecnica Cortexa (Consorzio per la diffusione della cultura del sistema cappotto).

Ing. Claudio Caramia – contitolare di ArkeinStudio

Sig. Roberto PonziniPresidente dell’Ordine dei Periti industriali e Periti Industriali Laureati delle Province di Milano Lodi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *