L’aumento di luce e gas è diventato certezza: a partire dal primo luglio, infatti, l’Autorità di Regolazione per l’Energia reti e Ambiente ha confermato un aumento di luce e gas rispettivamente del 6,5% e dell’8,2%, a causa delle tensioni internazionali e di un aumento delle quotazioni del petrolio. Una decisione che fa certamente discutere, ma che ormai rappresenta una realtà alla quale nessun cittadino può sfuggire.
Ci siamo quindi chiesti: oggi più che mai, quanto questa scelta incide in maniera differente tra chi ha scelto di attuare interventi di riqualificazione energetica sugli edifici e coloro che, al contrario, hanno procrastinato lavori di questo tipo, sottovalutandone i benefici?
E’ infatti dimostrato come gli interventi di riqualificazione energetica integrata garantiscano una riduzione dei consumi visibili direttamente in bolletta, oltre che una migliore qualità e comfort abitativi e un incremento nella valutazione di uno stabile.
È facile quindi intuire come, coloro che hanno intrapreso questo percorso, saranno meno colpiti da questo aumento di luce e gas, avendo già ottenuto di base una riduzione sostanziale sui consumi lungo ogni stagione, invernale e estiva.
Si tratta quindi di cittadini che saranno toccati in maniera significativamente ridotta da tali rincari, soggetti che hanno avuto la lungimiranza di affrontare un investimento, oggi totalmente finanziabile e in gran parte detraibile, che nel presente e soprattutto nel futuro permetterà loro di avere notevoli vantaggi, soprattutto in termini di costi per consumi energetici.
Intervenendo sugli infissi, sul cappotto dell’edificio, sostituendo vecchie caldaie con caldaie a condensazione e applicando altri interventi complementari è possibile ridurre i consumi e, di conseguenza, i costi energetici e le emissioni nocive.
Ancora una volta dunque questi aumenti di luce e gas sono una riprova di quanto sia importante attuare interventi di riqualificazione energetica sugli edifici, al fine di salvaguardare la propria capacità di spesa anche in previsione di rincari improvvisi e non programmabili. Le dinamiche degli ultimi tempi dimostrano infatti che non è possibile prevedere in alcun modo tali aumenti, la scelta più saggia è quindi quella di salvaguardare la propria capacità di spesa agendo d’anticipo.
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