DA LUNEDÌ 1 OTTOBRE 2018 STOP DIESEL EURO 3 IN LOMBARDIA

stop diesel euro 3

Stop diesel Euro 3: la Delibera di Giunta Regionale N° XI / 449 Seduta del 02/08/2018 stabilisce il divieto di circolazione dei veicoli diesel Euro 3 nei comuni sopra i 30 mila abitanti.

Dal 1 ottobre 2018 in Lombardia è stop diesel euro 3, che non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. Un divieto stabilito nel documento titolato “APPROVAZIONE DELL’AGGIORNAMENTO DEL PIANO REGIONALE DEGLI INTERVENTI PER LA QUALITA’ DELL’ARIA”, che programma una serie di azioni per ridurre le emissioni nocive in atmosfera.

Si cercano di risolvere i pesanti problemi di inquinamento nel periodo invernale intervenendo per l’ennesima volta sul trasporto privato, limitando l’utilizzo di una categoria di automobili; un’altra misura temporanea che impedirà l’utilizzo del mezzo a circa 420 mila proprietari di auto (di cui 32.500 solo a Milano) e 160 mila proprietari di furgoni (12.500 solo nella città metropolitana).Una misura che sta creando non pochi disagi e molta confusione nei cittadini: una limitazione temporale, fino al 31 marzo 2019, tesa a contenere l’inquinamento presente nel periodo invernale nell’area padana almeno per la quota di emissioni imputabili ai veicoli più obsoleti, mentre sono necessari interventi più articolati, strutturati in un piano strategico complessivo pluriennale che coinvolga tutte le sorgenti emissive, non solo una categoria di veicoli.

Ma facciamo un breve riepilogo. Regione Lombardia, con l’approvazione della DGR 449 del 2 Agosto 2018, ha aggiornato il piano degli interventi per il miglioramento della qualità dell’aria (PRIA), assumendo provvedimenti di grande impatto sulla collettività.

Forse a motivo del fatto che sono usciti nel periodo agostano, questi provvedimenti non sono stati oggetto di adeguata attenzione ed ora, nel momento della loro entrata in vigore, non sono ancora diffusamente noti e provocano disorientamento.

Di seguito l’elenco sintetico dei provvedimenti:

LIMITAZIONI PERMANENTI ALLA CIRCOLAZIONE

stop diesel euro 3 limitazioni permanenti
LIMITAZIONI PERMANENTI PER GENERATORI DI CALORE A BIOMASSA LEGNOSA (STUFE E CAMINETTI)
stop diesel euro 3 limitazioni permanenti generatori di calore
LIMITAZIONI TEMPORANEE DI 1° LIVELLO
stop diesel euro 3 limitazioni temporanee 1* grado
LIMITAZIONI TEMPORANEE DI 2° LIVELLO
stop diesel euro 3 limitazioni temporanee 1* grado
Come si vede la misure più restrittive sono operative solo per i veicoli, con lo stop diesel euro 3, quando invece i dati raccolti sulle fonti di inquinamento dell’aria evidenziano il ruolo altamente impattante che svolge il riscaldamento degli edifici sull’ambiente. [Fonte Quale Energia]
Come si vede la misure più restrittive sono operative solo per i veicoli, con lo stop diesel euro 3, quando invece i dati raccolti sulle fonti di inquinamento dell’aria evidenziano il ruolo altamente impattante che svolge il riscaldamento degli edifici sull’ambiente

Il riscaldamento domestico gioca un ruolo determinante nel peggiorare la qualità dell’aria per quanto attiene le emissioni di particolato fine: è inoltre significativo sottolineare che l’elevata percentuale di inquinanti in ambiente imputabile al riscaldamento domestico è riferita al solo periodo invernale, quando sono in funzione gli impianti termici!

E’ singolare, e lo riportiamo, che nelle premesse della DELIBERAZIONE N° XI / 449, a pagina 4  viene esplicitamente indicato che “…. gli inquinanti maggiormente critici per Regione Lombardia – per i quali non vi è ancora il pieno rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente – rimangono il PM10, il PM2.5 e l’Ozono in modo piuttosto diffuso, l’NO2 nelle aree maggiormente urbanizzate e il Benzo(a)Pirene nelle aree dove maggiore è il ricorso alla biomassa per il riscaldamento domestico”

Perché, dunque, tutta questa attenzione non viene riservata anche alle emissioni degli edifici più obsoleti costruiti senza nessun criterio di risparmio energetico ed imputati della maggior quota di emissioni inquinanti? Perché non si struttura un piano strategico pluriennale per sensibilizzare, promuovere e favorire la riqualificazione energetica dell’imponente patrimonio edilizio obsoleto presente nella Pianura Padana, intervenendo così in modo diretto per la riduzione degli sprechi energetici, e quindi delle emissioni inquinanti, abbassando quelle percentuali così alte che impattano negativamente sulla presenza di particolato nell’aria che respiriamo?

I provvedimenti che interessano l’edilizia residenziale riguardano limitazioni nell’installazione e nell’utilizzo di generatori di calore che utilizzano biomasse e, nell’ambito dell’Accordo del Bacino Padano, con validità quindi su tutto il territorio regionale, con riferimento ai provvedimenti elencati nella delibera N° X / 7095 Seduta del 18/09/2017 pag. 23 punto b.4 nelle MISURE TEMPORANEE OMOGENEE, viene imposta la limitazione a 19°C per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali. Quest’ultima è una limitazione sulla qualità dell’abitare, non rappresenta un provvedimento che limita in modo strutturale le dispersioni termiche e l’inefficienza degli edifici.

Con un piano strategico pluriennale per la riqualificazione energetica degli edifici, attraverso interventi a carattere strutturale, è possibile ottenere numerosi benefici ambientali, economici e di comfort abitativo in modo permanente e non temporaneo.

E’ un piano molto più articolato che comporta una grosso impegno da parte delle istituzioni e una massiccia azione di promozione culturale, ma porterebbe DEFINITIVAMENTE alla riduzione delle emissioni inquinanti in ambiente da parte di impianti centralizzati obsoleti ed edifici che hanno come involucro un colabrodo energetico.

Sicuramente è più facile intimare lo stop Diesel euro 3  controllando il passaggio dei veicoli, che impegnarsi e strutturare risorse per coinvolgere e sensibilizzare i cittadini sui vantaggi della Riqualificazione Energetica degli edifici.

C’è ancora tantissima disinformazione  nei confronti degli interventi che rendono più efficienti  i condomini; tutti i vantaggi economici ed ambientali della Riqualificazione Energetica ed il favorevole rapporto costo/benefici  rimangono perlopiù sconosciuti alla maggior parte dei cittadini.

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