Valevole solo per il 2020, il Bonus Facciate 90% prevede una detrazione quasi totale delle spese sostenute per interventi sull’involucro edilizio.
Ma come funziona? E’ possibile avvalersi della Cessione del Credito fiscale? E’ realmente così conveniente? Cerchiamo di fare chiarezza sul nuovo incentivo e vediamo come si colloca rispetto alle altre detrazioni esistenti.
In attesa della pubblicazione dell’Agenzia delle Entrate che regolamenti in modo univoco il “Bonus Facciate” (sul quale si sono spesi fiumi di parole anche fuorvianti) Rete Irene ha predisposto una pagina web e una tabella di sintesi per fare chiarezza sugli incentivi vigenti e fornire così un’utile guida per aiutare sia il cittadino, sia l’amministratore e il professionista che devono orientarsi su quale intervento eseguire sul proprio condominio.
BONUS FACCIATE, ECOBONUS E SISMABONUS: COME SI INTEGRANO?
Il Bonus Facciate 90% è un nuovo incentivo, introdotto dall’ultima legge di bilancio valevole per il solo 2020, che prevede la detrazione del 90% delle spese sostenute dal contribuente esclusivamente per interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. Una detrazione fiscale che vuole essere un incentivo finalizzato al recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, degli edifici solo se ubicati nella zona A o B dei centri urbani ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444.
A seguito della pubblicazione, sono molti i dubbi sorti sulla sua applicazione e su come il nuovo provvedimento si collochi con altri strumenti incentivanti quali Ecobonus e Sismabonus.
L’articolo 1 – comma 220 esplicita che nel caso i lavori riguardino interventi termicamente influenti o interessino il ripristino degli intonaci per almeno il 10% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, devono essere rispettati i requisiti minimi dettati dal decreto ministeriale 26 giugno 2015.
Quindi qualsiasi lavoro di recupero che interessi le superfici opache delle facciate per poter beneficiare della detrazione fiscale al 90% delle spese sostenute NON PUO’ COMUNQUE DEROGARE DAI VINCOLI IMPOSTI.
In tal senso, se eseguiti nel rispetto dei vincoli normativi, ANCHE GLI INTERVENTI DI ISOLAMENTO TERMICO CHE RIGUARDANO LA COIBENTAZIONE DELL’INVOLUCRO EDILIZIO POSSONO BENEFICIARE DELLA DETRAZIONE AL 90%.
UN GRANDE INCENTIVO PER LA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA, MA CON DEI LIMITI
Il nuovo provvedimento può rappresentare quindi un forte stimolo, ripetiamo limitato al 2020, per realizzare interventi di riqualificazione energetica, che si prefiggono di conseguire non solo miglioramenti estetici dell’edificio ma anche definitivi abbattimenti dei consumi e delle spese per riscaldamento o climatizzazione estiva, miglioramento della classe energetica, riduzione delle emissioni inquinanti, aumento del comfort abitativo, aumento del valore dell’immobile.
ATTENZIONE PERO’: CON IL NUOVO INCENTIVO NON È PREVISTA LA POSSIBILITA’ DI USUFRUIRE DELLO SCONTO IN FATTURA E DELLA CESSIONE DEL CREDITO FISCALE.
Per tutti coloro i quali non hanno la disponibilità economica per pagare un intervento economicamente impegnativo, o non hanno una capienza fiscale tale da poter portare in detrazione annualmente la quota incentivante, rimangono validi gli incentivi ECOBONUS ed ECOSISMABONUS che invece consentono la cessione del credito fiscale (od il suo “sconto”) ed il pagamento effettivo della sola quota residua.
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