LE CANNE FUMARIE NEL CONDOMINIO: NUOVI CONDOTTI ESTERNI O INTUBAMENTO

canne fumarie

Tra le possibili modalità di intervento per adeguare alla normativa vigente le canne fumarie del condominio, vediamo in questo modulo due casi: l’installazione di canne fumarie esterne e le tecniche di intubamento. A cura di Fabio Bonalumi*

Abbiamo analizzato, nella prima parte del documento, quali siano alcune problematiche legate alla vetustà ed inadeguatezza delle canne fumarie, soprattutto in considerazione dell’innovazione tecnologica che ha interessato gli apparecchi di produzione termica.

Vediamo, di seguito, una panoramica delle possibili modalità d’intervento per adeguare i sistemi fumari alle attuali esigenze.

Installazione di nuove canne fumarie collettive all’esterno dell’edificio
Questa soluzione trova riscontro e diffusione soprattutto in concomitanza di interventi di riqualificazione impiantistica ed adeguamento normativo che interessano, in modo pressoché contestuale, tutte le unità immobiliari presenti nel condominio. Consiste nella sostituzione delle vecchie caldaie di tipo “B1” con nuovi e più efficienti apparecchi di tipo “C a condensazione” e nella contemporanea realizzazione di nuove canne fumarie collettive esterne, adatte a questo tipo di apparecchi, in sostituzione di quelle esistenti, che vengono dismesse.

Nel merito occorre considerare il forte l’impatto estetico di questi manufatti esterni, migliorabile anche grazie a interventi di carattere architettonico, sicuramente più agevoli ed efficaci se pensati in concomitanza di interventi di riqualificazione delle facciate dell’edificio.

Altri elementi di attenzione sono:

  • le modalità di collegamento tra le caldaie e le nuove canne fumarie esterne, soprattutto in presenza di balconi che non sempre risultano attraversabili con facilità dai nuovi condotti
  • le soluzioni di attraversamento o superamento degli aggetti di gronda
  • le dimensioni del manufatto (minori nel caso in cui le canne fumarie stesse lavorano in pressione e non in depressione).
canne fumarie esterne

Installazione interna di condotti di scarico fumi funzionanti in pressione positiva rispetto all’ambiente
Si differenzia in:

  • intubamento multiplo, impiegando condotti in polipropilene o in acciaio inox AISI 316 L a parete semplice; la sezione dei condotti è circolare e il diametro può essere ridotta sino a 50 mm ÷ 60 mm
  • realizzazione di canne fumarie collettive in pressione positiva, di cui a UNI 7129:2015 parte 3.

Nel primo caso, si tratta di intervento già ampiamente adottato e sperimentato, con l’obiettivo di realizzare sistemi fumari costituiti da condotti singoli funzionanti a umido e a pressione positiva, seguendo le prescrizioni di UNI 7129:2015 parte 3.
In particolare:

  • intervenire sulle canne fumarie esistenti in modo tale da rendere agevoli le operazioni di intubamento, pulendo internamente i condotti esistenti, eliminando, se necessario, le eventuali bave di malta presenti, fuoriuscite durante la posa degli elementi costituenti la canna fumaria
  • chiudere con malta e tavelle gli innesti nei condotti secondari (sia per le caldaie sia per le cappe di aspirazione dei vapori di cucina)
  • intubare i condotti esistenti operando sia dalla copertura, sia dall’interno delle unità immobiliari, ove installare gli elementi di raccordo tra le tubazioni verticali e i tratti orizzontali di scarico fumi che partono dalle caldaie; quest’ultima operazione comporta la rottura, in corrispondenza del soffitto dell’abitazione, di una porzione del primario della canna fumaria, il collegamento degli elementi di raccordo, i relativi ripristini
  • adottare gli opportuni accorgimenti per evitare il ristagno delle eventuali condense lungo lo sviluppo dei condotti
  • installare i condotti di intubamento in modo tale che tra la parete esterna di ciascun camino e il vano tecnico esistente (condotto della canna fumaria esistente da intubare) sia mantenuta una distanza non minore di 2 cm
  • eseguire, prima di collegare le caldaie a gas, la prova di tenuta per tutti i camini realizzati, con una pressione pari a 200 Pa rispetto all’ambiente (l’esito della prova deve essere positivo: non devono manifestarsi fuoriuscite di gas dai condotti in polipropilene; in alcuni casi previsti dalla norma la prova potrebbe essere evitata (sconsigliamo tuttavia vivamente il ricorso a questa possibilità).
nuovi condotti fumari intubati nel condominio

Nel secondo caso, per realizzare le canne fumarie collettive in pressione positiva, occorre tra l’altro, oltre ai requisiti generali, rispettare quanto segue.

CANNE FUMARIE INDIVIDUALI A PRESSIONE POSITIVA
  • Se interne al volume dell’edificio, devono essere installate in un’asola tecnica realizzata con materiale incombustibile e dotata di un’intercapedine almeno pari al 150% della sezione del condotto intubato: se l’asola non possiede tali dimensioni occorre realizzare un’apertura alla base con sezione netta non minore di 100 cm², anche tramite canale di collegamento con l’esterno; nel caso in cui gli apparecchi prelevano l’aria dall’intercapedine stessa, l’apertura alla base non è richiesta e la sezione dell’intercapedine da dimensionare.
  • Dotare il condotto di dispositivo di drenaggio delle condense (ad esempio un apposito sifone collegato allo scarico fognario).
  • Essere progettate per avere una pressione massima interna non maggiore di 25 Pascal in condizioni di normale funzionamento degli apparecchi.
  • Ricevere i prodotti della combustione generati da caldaie dichiarate idonee dal fabbricate per essere collegate a canne fumarie in pressione positiva e dotate di dispositivo di non ritorno, atto ad impedire ai gas combusti di defluire attraverso apparecchi collegati e momentaneamente spenti; tale dispositivo è parte integrante dell’apparecchio.

Tutte le principali aziende produttrici di componentistica per la realizzazione di sistemi fumari per l’evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti termici offrono al progettista un catalogo ricco di accessori e soluzioni utili per risolvere qualsiasi problematica di installazione.

N.B.: UNI 7129:2015 parte 3 prevede che tutti i tipi di canne collettive (ramificate e non, in pressione negativa o positiva) e i sistemi di intubamento multipli, devono essere progettati da professionisti abilitati ai sensi del D.M. 37/2008.

*Fabio Bonalumi – libero professionista e consulente tecnico, Segretario dell’Ordine dei Periti industriali e dei Periti Industriali Laureati delle Province di Milano e Lodi.

LA 3° PARTE DELL’APPROFONDIMENTO SARÀ PRESENTE NELLA PROSSIMA NEWSLETTER

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *