DETRAZIONE AL 75 % E NUOVE POSSIBILITÀ DI CESSIONE: LA RIQUALIFICAZIONE CONDOMINIALE SI RINNOVA

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Detrazione al 75 %. Il nuovo strumento di incentivazione per la riqualificazione energetica degli edifici condominiali è approdato nel disegno di legge di bilancio per il 2017, da poco approvato dal Consiglio dei Ministri, a testimonianza dell’impegno del Governo nel dare avvio a un imponente processo di trasformazione del patrimonio edilizio residenziale superando lo schema dell’ecobonus.

In attesa del testo ufficiale del provvedimento, che non è ancora stato pubblicato, chiediamo qualche informazione in più a Virginio Trivella, coordinatore del Comitato Scientifico di Rete IRENE che, in quanto membro di Renovate Italy, ha redatto un’articolata proposta di incentivazione indirizzata al Ministero delle Infrastrutture.

“Il nuovo incentivo si rivolge esplicitamente al miglioramento della qualità dell’involucro degli edifici condominiali, cioè quelle attività che l’ecobonus non è riuscito a stimolare se non in minima quantità. Si tratta di un provvedimento che va nella giusta direzione della trasformazione degli edifici in NZEB, come più volte richiesto dalle istituzioni europee”.

Il nuovo meccanismo, che riguarda solo gli involucri, è strutturato in modo da premiare di più gli interventi estesi e profondi. “Rispetto all’usuale detrazione del 65%, una maggiorazione del 5% è riservata agli interventi che riguardano le ristrutturazioni che interessano più del 25% dell’involucro dell’edificio. In tal modo si vuole contrastare l’elusione dell’obbligo di adeguamento delle prestazioni isolanti dell’involucro attraverso l’applicazione abusiva della deroga prevista nei casi di intervento su meno del 10% della superficie”.

Un’ulteriore maggiorazione del 5% si applica agli interventi che sono in grado di migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva dell’involucro dell’intero edificio oltre una soglia definita dalla legge. “In questo modo si stimola anche una virtuosa collaborazione tra condòmini e condominio con l’obiettivo di realizzare interventi il più possibile completi ed efficaci per la riduzione dei consumi. Infatti, oltre agli interventi sulle parti condominiali, sono inclusi gli interventi sulle parti di proprietà privata, come gli infissi”.

La novità più importante, fondamentale per cambiare drasticamente la percezione degli incentivi e moltiplicarne l’appeal, consiste però nella più ampia possibilità di cessione della detrazione fiscale. Tutti i fruitori dell’incentivo potranno cedere la detrazione, non solo gli “incapienti assoluti”. E la cessione dovrebbe poter essere fatta a favore di qualunque soggetto capiente e non solo delle imprese che eseguono i lavori, come è previsto oggi dalla legge, ma senza successo. “E’ un passo in avanti potenzialmente enorme perché offrirebbe una soluzione al problema dell’incapienza fiscale e delle difficoltà a finanziare gli interventi, ma non è ancora chiaro come sarà declinato in concreto”.

I dettagli del provvedimento non sono ancora noti, ma si sa che molti saranno definiti con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. “Su questi dettagli si giocherà la reale potenzialità del nuovo incentivo, che ha l’obiettivo dichiarato del rilancio degli investimenti e della tutela dell’ambiente. E’ dunque legittima l’aspettativa che l’Agenzia delle Entrate operi con particolare saggezza e lungimiranza. Il rischio di uccidere il bambino nella culla è molto concreto”.

L’aspetto cruciale riguarderà la concreta operatività della cessione. “E’ fondamentale che la cessione possa essere esercitata con il massimo grado di flessibilità. Il sistema ideale è quello che consente di realizzare la cessione con il minimo impegno per il fruitore dell’incentivo (non caricare di adempimenti i pensionati, per esempio), con la massima sicurezza per il cessionario (poter contare sulla garanzia dello Stato), con il minimo costo (evitare che la ‘caccia al capiente’ dell’ultimo minuto si trasformi in un aggravio di spesa)”.

Un tale sistema consentirebbe di mobilitare gli investitori istituzionali. L’anticipazione del valore attualizzato delle detrazioni potrebbe essere fatta a condizioni molto vantaggiose rispetto al costo odierno dei finanziamenti bancari, trasformando così un incentivo futuro e incerto in moneta sonante a basso prezzo.

“Il nuovo incentivo arriva in concomitanza con la pubblicazione delle statistiche diffuse annualmente dall’Organizzazione metereologica mondiale (Omm) che attestano dati allarmanti sull’inquinamento atmosferico globale.  La concentrazione media di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera corrisponde a 400 parti per milione (ppm) coinvolgendo per la prima volta la totalità delle zone del pianeta e per lunghi periodi. In queste circostanze il nuovo provvedimento del Governo potrebbe stimolare la riqualificazione energetica del nostro paese, riducendo le emissioni climalteranti e applicando in modo concreto degli Accordi di Parigi. L’incentivo potrebbe essere un motore di vero sviluppo, stimolando attività che oggi si realizzano pochissimo. Per fare questo è necessario percorrere bene l’ultimo miglio, da qui all’emanazione del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate” – conclude Trivella.

Virginio Trivella parteciperà inoltre all’evento “Stati Generali della Green Economy” dedicato quest’anno al tema “La Green Economy italiana nel mondo” in programma a Rimini il prossimo 8 e 9 novembre, dove l’ambito di riduzione dei consumi energetici degli edifici sarà prioritario per l’attuazione degli Accordi di Parigi per il Clima. Se ne parlerà ampiamente, nei 2 giorni di lavori, insieme a tutti quegli ambiti di intervento ritenuti fondamentali dal documento di Proposte di policy approvato dal Consiglio Nazionale della Green Economy.

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