Il 7 settembre si celebra la Giornata internazionale dell’aria pulita, giunta alla sua seconda edizione. Istituita nel 2019 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha lo scopo di invitare la collettività ad allineare gli sforzi per migliorare la qualità dell’aria, elemento essenziale per tutto l’ecosistema.
Un invito che sottolinea la primaria esigenza di sanare l’atmosfera per avere un ambiente sano e un clima stabile, riducendo l’inquinamento, una delle principali cause di morte e malattia a livello globale, con circa 6,5 milioni di morti premature stimate nel 2016 in tutto il mondo. Un impatto devastante sulla salute umana e sugli ecosistemi che si ripercuote negativamente sull’economia e sulla produttività lavorativa.
La Giornata internazionale dell’aria pulita è un ulteriore invito alla riflessione e alla consapevolezza dell’equilibrio precario che stiamo vivendo, con disastri ambientali sempre più frequenti, che confermano l’urgenza di fare sempre di più e più velocemente, perché il tempo delle sole parole sembra essere sempre più limitato.
Il 9 agosto è stato pubblicato il CLIMATE CHANGE 2021 l’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), secondo il quale i cambiamenti climatici sono diffusi, rapidi e si stanno intensificando.
Il rapporto, costruito su innovativi studi scientifici, fornisce un contributo inestimabile ai negoziati sul clima e ai processi decisionali. Lo studio, approvato da 195 governi membri del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, formula nuove stime sulle possibilità di superare il livello di riscaldamento globale di 1,5°C nei prossimi decenni, a meno che non ci siano riduzioni immediate, rapide e su larga scala delle emissioni di gas serra.
Il Climate Change 2021 invita a mettere in campo forti e costanti riduzioni di emissioni nocive in ambiente per migliorare nell’immediato la qualità dell’aria e stabilizzare le temperature globali in 20-30 anni.
In questo contesto, il 14 luglio, la Commissione Europea ha adottato una serie di proposte per adeguare le proprie politiche in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità e ridurre fattivamente le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030.
L’obiettivo è fare dell’Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero, grazie un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, che renda il Green Deal europeo una realtà.
Una delle iniziative del Green Deal europeo riguarda la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, responsabile in Italia di oltre il 40% dei consumi energetici e delle conseguenti emissioni inquinanti in atmosfera.
Un’attività per la quale Rete IRENE promuove, dall’atto della sua formazione, una vera e propria cultura della Riqualificazione Energetica degli edifici, con iniziative mirate a sensibilizzare i cittadini direttamente nel proprio territorio. Molte di queste iniziative sono state realizzate in collaborazione con Legambiente Lombardia
“Legambiente da sempre ricerca la collaborazione con le imprese. Senza di esse è impossibile andare spediti verso quella transizione ecologica necessaria a rallentare il cambiamento climatico e utile ad introdurre politiche concrete per i cittadini di adattamento al clima che cambia. Riqualificare energeticamente gli edifici è un’occasione che non si può perdere per ridurre i consumi e tagliare le emissioni.”- Dichiara Barbara Meggetto Presidente di Legambiente Lombardia – “Infine, agire nell’ambito della riqualificazione aiuta le imprese e a un diverso approccio nelle ristrutturazioni nonché a sostenere il futuro green delle costruzioni incrementando l’occupazione, rendendola più stabile e di qualità.”
Il tema della Giornata internazionale dell’aria pulita 2021 è “Aria sana, pianeta sano” che enfatizza gli aspetti sanitari dell’inquinamento atmosferico, soprattutto considerando la pandemia di COVID-19.
L’obiettivo del 7 settembre è ricordare la necessità di aria sana per tutti #HealthyAirHealthyPlanet