In questo ultimo capitolo della Guida essenziale sul Cappotto Termico si ritiene importante, per completezza di informazione, dire qualche parola sulla possibilità di realizzare una Parete Ventilata, ossia una soluzione di isolamento esterno (quindi ottimale) di particolari caratteristiche architettoniche e termoigrometriche, su edifici esistenti in fase di recupero energetico.
Sostanzialmente la Parete Ventilata è costituita da un isolante applicato sul supporto murario esterno, da una struttura metallica, di particolari caratteristiche meccaniche, atta a sorreggere ed agganciare un rivestimento modulare o continuo.
La parete ventilata è una soluzione di isolamento e di rivestimento che racchiude alcuni aspetti fondamentali:
- l’aspetto architettonico
- l’aspetto fisico
- l’aspetto strutturale
- l’aspetto della sicurezza
L’ASPETTO ARCHITETTONICO DELLA PARETE VENTILATA
Difficile parlarne senza far vedere foto di lavori realizzati che certificano la qualità estetica ed architettonica che le Pareti Ventilate conferiscono agli edifici su cui sono applicate.
L’aspetto estetico di una Parete Ventilata si distingue per il tipo di finitura che la caratterizza
- Superficie modulare: lastre metalliche, lastre ceramiche,lastre in pietra naturale o ricomposta, lastre in cotto, lastre in fibrocemento etc.etc
- Superficie Continua: ottenuta realizzando uno strato esterno, supportato da una struttura metallica, continuo e senza interruzioni superficiali
E’ certamente da evidenziare che l’impiego di lastre ceramiche o in pietra naturale o comunque di aspetto estetico definito dal Progettista consente una flessibilità architettonica e tecnica straordinaria in grado di conferire pregio e qualità estetica alla facciata
L’aspetto modulare della Parete Ventilata è infine (senza entrare nel merito di una discussione sulla modularità) uno dei motivi di grande successo in considerazione dello stretto rapporto che collega modularità e creatività nella storia dell’architettura.
La facciata ventilata è un “sistema” in cui oggi si dà per scontato la sua integrazione con un isolamento continuo posto all’esterno della parete d’ambito come illustrato nello schema.
La Parete ventilata è una valida alternativa al Cappotto conferendo all’involucro le stesse caratteristiche di un isolamento continuo posto all’esterno della muratura d’ambito.
La facciata ventilata è un “sistema” in cui oggi si dà per scontato la sua integrazione con un isolamento continuo posto all’esterno della parete d’ambito come illustrato nello schema.
La facciata ventilata è in grado di abbinare due qualità che normalmente sono in contrasto, ossia la capacità di proteggere la parete dalle infiltrazioni d’acqua meteorica consentendo, anzi favorendo, la traspirabilità della parete stessa grazie alla ventilazione che si manifesta nella “camera” d’aria tra rivestimento e pannello isolante.
Questa caratteristica (ventilazione) è stata ritenuta talmente importante e specifica di questo sistema da individuarla nel nome stesso del sistema indicando la ventilazione come elemento preponderante e qualificante.
E’ d’obbligo puntualizzare che nell’ambito della facciate ventilate sono presenti sul mercato sistemi a rivestimento esterno continuo e sistemi a rivestimento esterno discontinuo od a giunto aperto.
Uno studio approfondito condotto in Germania da FVHF (Associazione produttori di sistemi per Pareti Ventilate) ha evidenziato che anche rivestimenti modulari a fuga aperta – purché distanziati dalla superfice isolante di almeno 3 cm. e con fuga non superiore allo spessore della lastra di rivestimento proteggono la parete dallacqua meteorica anche se spinta da vento con pressione di circa 80 kg/mq.
Solo lo 0,1% della pioggia che penetra attraverso le fughe dei moduli di rivestimento raggiunge la superficie dell’isolante, come illustrato nello schema a fianco
Relativamente all’aspetto acustico la facciata ventilata si presenta come una parete composita a più strati di differente peso e pertanto, adottando
un isolante di buona fonoassorbenza alle basse frequenze (frequenze del traffico stradale, ferroviario ed in genere rumori cittadini) si ottengono risultati di fonoassorbenza non riscontrabili in altre tradizionali soluzioni
Vedremo in seguito più approfonditamente l’importanza di adottare isolanti per pareti ventilate di materiali classificati per la loro REAZIONE AL FUOCO secondo UNI EN 13501-1:2009 – IGNIFUGHI e quindi in classe:
A1
Materiali da costruzione non combustibili, privi di componenti organici o combustibili, che in presenza di un incendio non devono né infiammarsi, né sviluppare dei gas combustibili e nemmeno produrre un significativo calore.
A2
Materiali da costruzione non combustibili con la presenza di componenti organici combustibili che possono infiammarsi per una durata di non oltre 20 secondi. Inoltre non devono sprigionare una pericolosa quantità né di fumi né di gas tossici e produrre soltanto un limitato livello di calore.
L’ ASPETTO STRUTTURALE DELLA PARETE VENTILATA
Sotto questo aspetto possiamo identificare più problematiche e precisamente:
- la scelta del tipo di struttura di sostegno del rivestimento esterno
- le azioni delle forze agenti sulla struttura e la verifica statica dei singoli componenti e di tutto il sistema
- la soluzione dei nodi critici del fabbricato.
Le strutture in lega di alluminio
In particolare ci si soffermerà sulle strutture in lega di alluminio (in quanto le più comuni e le più duttili) che collegano il rivestimento esterno allo scheletro del fabbricato. Queste strutture sono fondamentalmente del tipo illustrato negli schemi sotto riportati ossia costituite da semplici montanti o da un telaio montanti/correnti.
Tali strutture sono collegate al fabbricato con staffe che consentono una ampia regolazione dei fuori piombo delle murature dell’edificio stesso.
Le strutture in lega di alluminio per pareti ventilate si distinguono oltre che per la loro semplicità o complessità strutturale anche e soprattutto per il meccanismo di aggancio del rivestimento architettonico esterno.
Infatti esistono sostanzialmente due tipi di sistemi strutturali caratterizzati dal fatto che il meccanismo di aggancio del paramento risulti, a lavoro ultimato, visibile oppure nascosto.
Questa caratteristica distingue, non solo esteticamente, le due soluzioni, ma comporta accorgimenti tecnici differenti sia sulle strutture che sui vari rivestimenti da agganciare alle strutture stesse.
Senza entrare nel merito delle caratteristiche tecniche dei vari meccanismi adottati nelle soluzioni attualmente presenti sul mercato, ecco due esempi tipici del tipo di fissaggio del rivestimento alla struttura
Le strutture di qualità e correttamente ingegnerizzate si basano su un principio fondamentale e precisamente sulla assoluta necessità che sulla struttura e sul rivestimento esterno non devono agire forze e sollecitazioni diverse dal peso proprio della struttura e del rivestimento e dalla spinta del vento in pressione e depressione.
Questo comporta uno studio delle strutture, dei fissaggi al supporto e degli agganci del rivestimento esterno che assicuri a tutto il sistema libertà di movimenti di dilatazione o ritiro in funzione della temperatura esterna, senza che si inneschino deformazioni sulle strutture e sollecitazioni non volute sui punti di ancoraggio al supporto
Analogamente gli agganci con cui vengono fissate le lastre del rivestimento alla struttura non devono indurre sforzi o vincoli troppo “oppressivi” sulle lastre di rivestimento con pericolo nel tempo di danneggiamenti e quindi di rotture.
In parole molto semplici i sistemi devono essere studiati in modo tale che ogni situazione esterna climatica non possa provocare danneggiamenti né alla struttura né al rivestimento di finitura.
Qui sotto è riportato lo schema base di una struttura a montanti e correnti con le indicazioni di fissaggio tra loro
E’ evidente che per la scelta dei fissaggi meccanici della struttura alla muratura di supporto (Tasselli) è fondamentale, prima di iniziare i lavori, una corretta verifica dei loro valori di strappo alla muratura stessa onde verificarne l’idoneità rispetto ai calcoli di progetto.
Realizzare una parete ventilata significa porre in essere tutte le attenzioni tecniche per assicurarsi che l’opera venga eseguita con la sicurezza statica dovuta al tipo di intervento.
Inoltre la qualità dei materiali impiegati deve essere tale da garantire la resistenza delle strutture agli agenti chimici corrosivi presenti nell’atmosfera – e’ da tener presente che la struttura di sostegno è nascosta e non manifesta un suo degrado se non quando è tardi – ecco perché l’impiego di strutture non attaccabili da fenomeni corrosivi è un imperativo.
Le azioni delle forze agenti sulla struttura e la verifica statica dei singoli componenti e di tutto il sistema
È fondamentale che struttura, fissaggi alla muratura (tasselli), fissaggi del rivestimento alla struttura siano verificati sottoposti alle due azioni specifiche del vento (in pressione e depressione) e del peso congiunto della struttura e del rivestimento.
La soluzione dei nodi critici del fabbricato
Solo a titolo indicativo ecco alcuni dettagli di nodi critici che si possono riscontrare normalmente:
L’aspetto della sicurezza
Si possono individuare due aspetti di sicurezza e precisamente:
- Il calcolo e la verifica della struttura di sostegno,la qualità dei suoi componenti e la sua resistenza alla corrosione (di cui abbiamo già fatto cenno)
- Il comportamento al fuoco delle Pareti Ventilate che cerchiamo di approfondire qui di seguito.
Per quanto riguarda il comportamento al fuoco delle facciate,allo stato attuale (marzo 2022), in Italia si fa riferimento alla Circolare Ministero Interni 5043 del 15 Aprile 2013 e richiamata nel DM del 25 Gennaio 2019 e si resta in attesa dell’entrata in vigore del:
che a norma di legge dovrebbe entrare in vigore nel mese luglio 2022.
Ciò premesso assicuriamo che non appena, nei meandri delle approvazioni e modificazioni delle attuali attuali e dei vari precedenti D.M., sarà tutto definito e compreso con precisione, sarà cura del Comitato Tecnico Scientifico di Rete Irene dare ampio spazio divulgativo a questo tema che nelle Pareti Ventilate riveste un’importanza straordinaria.
Si ritiene, per altro, fondamentale richiamare l’attenzione del professionista che si accinge a progettare una Parete Ventilata su un paio di aspetti:
- La parete Ventilata è caratterizzata da una camera in cui l’aria,tra isolante e rivestimento, è certamente in movimento e, se investita da calore elevato, funge da vero e proprio camino che necessita di pareti – il pannello isolante ed il rivestimento esterno – caratterizzate da materiali assolutamente ignifughi.
- Se oltre all’elevato calore si sviluppasse un principio di incendio è fin troppo evidente che in questo camino d’aria non debbano trovarsi materiali in grado di propagare l’incendio stesso.
Una progettazione di Parete Ventilata coinvolge un Termotecnico, uno strutturista ed un esperto di protezione antincendio.