Si è svolto nei giorni scorsi il One Planet Summit di Parigi: il vertice voluto dal Presidente francese Emmanuel Macron per celebrare i due anni dell’Accordo di Parigi.
”Make Our Planet Great Again”: questo lo slogan dell’incontro internazionale che ha visto coinvolti attori pubblici e privati a Parigi, al fine di individuare soluzioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi prefissati due anni fa.
Il One Planet Summit di Parigi, co-presieduto dall’Onu e dalla Banca Mondiale, si è concretizzato in quattro tavole rotonde incentrate rispettivamente su finanziamenti pubblici, privati, accelerazione delle iniziative locali e regionali e rafforzamento delle politiche pubbliche per la transizione ecologica, sfociando poi in una serie di incontri con i maggiori leader mondiali.
La chiusura del One Planet Summit di Parigi è stata contraddistinta dalla dichiarazione congiunta di 12 impegni concreti per combattere il cambiamento climatico, tra questi: l’impegno della Banca Mondiale a non finanziare nuovi progetti di estrazione di petrolio e gas dopo il 2019 (seppur con alcune eccezioni) ed investire in progetti verdi, la finanza sostenibile e la creazione di una rete relazionale tra i maggiori gruppi di investimento del pianeta.
“È giunto il momento di elevare la nostra ambizione collettiva e coinvolgere tutte le leve per mettere in moto ciò che ci permetterà di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”, ha dichiarato il Presidente Jean-Claude Juncker dal palco del One Planet Summit di Parigi. “È una necessità dettata a noi dalle nostre attuali condizioni di vita e da quelle delle generazioni future. È giunto il momento di agire insieme per il pianeta. Domani sarà troppo tardi”.
“Il discorso del Presidente della Commissione UE nel corso del One Planet Summit di Parigi, e in generale quanto affermato nel corso dell’importante evento internazionale, non fanno che confermare una piena condivisione di intenti da parte di Rete IRENE” – ha dichiarato Manuel Castoldi, Presidente di Rete IRENE.
Aggiungendo: “Ogni singolo soggetto, grande o piccolo che sia, può fare la sua parte, contribuendo a migliorare una situazione più ampia e globale. Dal canto nostro, quello che possiamo fare è continuare a promuovere la concretizzazione di interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente che possono senza alcun dubbio rientrare tra i modelli d’azione da perseguire per il bene di tutti, passando dallo sviluppo economico e sociale del Paese Italia e generando anche importanti risparmi energetici che potrebbero influire sensibilmente su una riduzione della bolletta energetica con un conseguente miglioramento della qualità di vita e dell’aria delle nostre future generazioni”.
L’importanza degli interventi di riqualificazione energetica sul patrimonio edilizio esistente è desumibile dai risultati emersi anche quest’anno dall’analisi dell’impatto delle fonti d’inquinamento sulle emissioni medie giornaliere, che dimostra come i maggiori responsabili siano i sistemi di produzione di energia termica degli edifici.
Basti pensare che nei mesi invernali a Milano il riscaldamento degli edifici produce i 2/3 di emissioni giornaliere in termini di concentrazione di CO2, PM10, PM2.5.
La riqualificazione energetica degli edifici consentirebbe quindi di affrontare in modo strutturale il problema delle emissioni con un beneficio diretto non solo per il pianeta, ma anche per ogni singolo cittadino.