PIANO NAZIONALE ENERGIA E CLIMA: PRIME RIFLESSIONI

piano nazionale energia e clima

Considerazioni sulla proposta inviata dal Governo alla Commissione europea

Il Governo ha inviato alla Commissione europea la bozza del Piano Nazionale Energia e Clima, che è lo strumento che dovrebbe consentire di mettere in relazione la politica energetica nazionale con quella rivolta alla tutela ambientale, nella cornice degli impegni internazionali.

Data l’importanza della questione climatica e l’urgenza di farvi fronte con modalità e intensità adeguate, risulta chiaro che una politica energetica efficace non potrà che avere impatti rilevantissimi su molteplici aspetti della società, non solo strettamente economici. Sono infatti sempre più frequenti gli stimoli provenienti dalla società civile a favore di un rapido cambio di passo, anche da entità inaspettate, come il recente rapporto del World Economic Forum.

Considerata la complessità del tema e la sua crucialità, la proposta sarà posta in consultazione pubblica e svilupperà sicuramente un ampio dibattito nel nostro come negli altri Paesi europei.

Il PNIEC mostra che il settore degli edifici è quello da cui è atteso il maggior contributo in termini di riduzione di consumi di energia e di emissioni inquinanti e climalteranti (5,7 Mtep di risparmi annui di energia finale, al 2030, su un totale di circa 10). Questo ruolo di primo piano era già presente, ma in quota inferiore, nella Strategia Energetica Nazionale (SEN) del 2017, che ipotizzava un contributo settoriale del 36% dei risparmi di energia, ora saliti al 58%.
Si tratta di una quota eccezionalmente elevata, che dovrebbe essere assicurata dal contributo elevatissimo del settore terziario (pubblico e privato), oggi presente in misura irrilevante.

E’ previsto che per rendere le azioni di promozione dell’efficienza energetica nel settore civile coerenti con gli obiettivi ed efficaci rispetto allo scopo si predisporrà una strategia di lungo termine per la riqualificazione del parco immobiliare, ed è elencata una serie di misure di stimolo e incentivazione che dovrebbero agevolare il conseguimento dei risultati.

Sulla congruità delle misure ipotizzate (alcune delle quali molto vaghe) si sono già sollevate diverse critiche, secondo le quali gli obiettivi presenti nel piano parrebbero del tutto fuori dalla portata dei provvedimenti previsti.

Non si può sottacere la preoccupazione che anche il nuovo Piano Nazionale Energia e Clima rimanga per lungo tempo inattuato, come lo è stata la SEN, né il fatto che, nella legge di bilancio recentemente approvata, tutte le proposte avanzate dalle varie forze politiche, compatibili con le misure ipotizzate nel Piano, siano state respinte in blocco dal Governo.

Come sempre, Rete IRENE fornirà il proprio contributo critico e propositivo al perfezionamento del PNIEC.

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