Ripensare le aree urbane per rendere le città sostenibili è un obiettivo cruciale in un contesto di instabilità climatica ed una accertata fragilità urbanistica. Ma come si può coniugare un tessuto urbano esistente con infrastrutture datate, edifici energivori ed aree verdi carenti, senza cadere in ragionamenti utopici che si scontrano con la concretezza del quotidiano?
Sicuramente parliamo di un percorso notevolmente complesso da affrontare che non si può basare su scelte precostituite e ha bisogno di nuovi strumenti.
Serve una progettazione coordinata che coinvolga numerose competenze e una collaborazione tra tutte le parti interessate, con scelte che si basano sulle varie esigenze degli ambiti produttivi, economici e sociali.
CITTÀ SOSTENIBILI E CAMBIAMENTI CLIMATICI
L’obiettivo primario è adattare le città agli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti, e dei quali siamo stati recentemente testimoni da Milano a Palermo.
Fenomeni ai quali dobbiamo abituarci e farci trovare preparati, dovuti all’innalzamento delle temperature: secondo il Rapporto “Clima in Italia nel 2022”, pubblicato dall’ISPRA, il 2022 risulta essere l’anno più caldo e contemporaneamente quello meno piovoso dal 1961, con una marcata anomalia della temperatura media di +1.23°C e il 22% di precipitazioni in meno. I ghiacciai alpini a partire dai primi giorni di giugno (2022) si sono ritrovati in gran parte scoperti da neve.
A luglio 2023 un’area di ghiaccio grande quasi come la superficie dell’Argentina non esiste più secondo quanto esaminato dal National Snow and Ice Data Center dell’Università del Colorado che monitora giorno dopo giorno lo stato dei ghiacci dell’Antartide.
Fenomeni sui quali gli scienziati globali richiamano l’attenzione dei Governi da molto tempo, invitando gli Stati ad intervenire velocemente e massivamente sulla riduzione di emissioni climalteranti per evitare di raggiungere il punto di NON ritorno.
In questo contesto è importante ricordare che le città sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio. l’Obiettivo n.11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite è rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Per raggiungere questo obiettivo diventa quindi fondamentale abbattere i consumi energetici degli edifici.
Per avere città sostenibili è necessario, in primo luogo, interrompere un’espansione incontrollata e la frammentazione del territorio che porterebbero ad un ulteriore consumo di suolo ampliando l’impatto sull’ambiente circostante.
Contemporaneamente bisogna rendere più efficienti gli edifici esistenti implementando l’isolamento dell’involucro e la riqualificazione degli impianti, promuovendo l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Quanti benefici ambientali si possono ottenere, per esempio, da una città come Milano dove, secondo i dati Cened sviluppati a partire dagli Ape, circa il 75% degli edifici è in classe G-F-E? Numeri che non rappresenta sicuramente una novità per chi vive la città soprattutto durante l’inverno, quando tutti gli impianti termici sono accesi e riscaldare una casa in classe G (un vero colabrodo energetico) richiede molta energia, l’aria è pesante, alcuni giorni irrespirabile.
Una pianificazione urbana strutturata deve prevedere misure di sostegno alla riduzione dei consumi e promuovere incentivi e strumenti per sviluppare l’efficienza energetica.
Serve un programma di riqualificazione molto serrato unito ad uno sviluppo di un settore dedicato che regoli, monitori e controlli tutti gli step di breve, medio e lungo termine.
Serve che il cittadino sia sensibilizzato ed informato, ma che allo stesso tempo ritrovi la fiducia nelle Istituzioni e nel loro ruolo di tutori dei cittadini e del territorio.
Non è sicuramente facile, ma è necessario agire tempestivamente, l’ha esplicitato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 27 luglio 2023, in occasione dell’incontro con i componenti dell’Associazione Stampa Parlamentare per la consegna del Ventaglio. Il Presidente Mattarella, commentando gli eventi meteorologici degli ultimi giorni, ha rimarcato che siamo in ritardo sulla lotta ai cambiamenti climatici e che bisogna agire tempestivamente per incrementare l’impegno a salvaguardia dell’ambiente, predisponendo strumenti nuovi e modalità di protezione dei territori.
Rendere le città sostenibili, sicure ed inclusive, non è facile ma bisogna agire e farlo subito.