Il recente servizio di Report sulle truffe del Superbonus penalizza tutte le imprese della riqualificazione energetica degli edifici, incluse quelle che da anni operano secondo le regole per il contenimento del fabbisogno energetico in Italia.
Rete Irene ha scritto una lettera alla Redazione di Report per chiedere di illustrare nei propri servizi anche quella filiera che lavora onestamente, dei benefici che un intervento di efficientamento energetico sugli edifici esistenti può portare all’intero sistema Italia e del futuro che ci aspetta come Paese.
Non si può fare di tutte le imprese della riqualificazione un fascio
Spett.le Redazione di Report,
nel servizio andato in onda lunedì 30 maggio dal titolo “110 e Lode” abbiamo riscontrato una narrazione dei fatti non rispettosa della verità storica e tendenzialmente faziosa, oltreché profondamente scorretta ed offensiva.
La RAI è una televisione di pubblico servizio della società, a servizio dei cittadini Italiani, e come tale deve fornire agli spettatori ed ai cittadini un’informazione dettagliata ed ampia nei propri servizi, coinvolgendo tutte le parti interessate e dando voce e spazio a tutta la filiera attraverso un confronto democratico e costruttivo.
Non è ammissibile assistere in diretta televisiva ad un linciaggio verso tutta una filiera che non solo lavora onestamente ma che produce, con fatica, per il bene del Paese sia sotto il profilo della contribuzione al PIL Nazionale che sotto il profilo della forte riduzione dei consumi energetici.
Il servizio da Voi prodotto e mandato in onda non ha tenuto conto di tutte quelle figure professionali coinvolte quali gli imprenditori, i progettisti, i direttori lavori, i professionisti, gli artigiani, i produttori di materiali e l’industria che, tutti uniti, lavorano con esperienza ed onestà nel territorio italiano, nell’assoluto rispetto di una Legge dello Stato Italiano.
Queste figure tutte hanno investito ad hanno fatto importanti sacrifici (e li stanno facendo ancora), oltre ad essere coinvolte in prima linea nel progetto Superbonus 110 (progetto premiato a livello Europeo, ma fatto assolutamente negato dai media nazionali appiattiti verso una linea di condotta editoriale univoca).
Tutta la filiera onesta che da oltre due anni sta lavorando non fa parte di società di copertura e non è nata nel 2020, ma vanta esperienza e storia pluridecennale con aziende iscritte alla Camera di Commercio da molti anni.
Per non parlare poi di tutti coloro che trascorrono le loro giornate nei cantieri, da sempre.
Rete IRENE è una rete di imprese della riqualificazione energetica, che raccoglie al suo interno 23 aziende edili ed impiantistiche e 10 produttori industriali, sorta su un progetto nato nel 2013 (ben lontano dagli attuali incentivi fiscali) con lo scopo di ridurre il fabbisogno energetico del nostro Paese e di portare gli edifici esistenti Italiani verso un livello di efficienza energetica almeno paragonabile ai nostri partner Europei (cosa non di poco conto!).
Di questo dovreste parlare! Dei benefici che un intervento di efficientamento energetico sugli edifici esistenti può portare all’intero sistema Italia e del futuro che ci aspetta come Paese.
Stanchi delle “crociate” contro il Superbonus 110 e della spettacolarizzazione mediatica dei soggetti che hanno commesso delle truffe, abbiamo creato un manifesto che spiega i numerosi vantaggi, ampiamente dimostrati, che porta l’incentivo Superbonus 110 e che porta in generale un intervento di riqualificazione energetica.
Oltre ad averlo diffuso sui nostri canali di comunicazione, lo abbiamo pubblicato sulla quarta di copertina del Sole 24 Ore, il 14 maggio scorso e ve ne diamo visibilità con documento allegato.
Noi rimaniamo non solo disponibili al confronto per far sentire la nostra versione dei fatti ma assolutamente convinti di operare in maniera corretta, nel rispetto di una Legge dello Stato e per il bene del Paese, ritenendo doveroso che il servizio di informazione pubblica debba necessariamente esporre anche le posizioni, ed il lavoro, di coloro che contribuiscono quotidianamente a creare Valore nel nostro territorio.
Non si può parlare esclusivamente, in maniera generalizzata e faziosa, di truffe danneggiando chi lavora onestamente.
Certi che prendete in considerazione il nostro appello ed invito a dare voce anche all’altra faccia della medaglia cogliamo l’occasione per augurarvi una buona giornata ed un buon lavoro.
Manuel Castoldi, Presidente di Rete IRENE
Mario Tramontin, Vice Presidente di Rete IRENE
Bravi, contro il Superbonus si sta realmente portando avanti dalla più parte dei media una vera crociata denigratoria . C’è ,a mio avviso, una volontà a stroncare un percorso che porta ad un concreto risparmio energetico e ad una sensibile riduzione “per sempre” della bolletta energetica del cittadino .
A chi dà fastidio questa prospettiva ?
Chi strombazza sulla necessità di produrre energia da fonti alternative non vuole entrare nel merito che, solo riducendo i fabbisogni, le energie alternative assumono il compito reale e prezioso di sostituire le fonti fossili oltre che ridurre sensibilmente i costi per il cittadino .
Certo viene il dubbio che lo scopo di questa crociata sia quello di evitare che i consumi e quindi le bollette si ridimensionino , a qualcuno non giova .
Per ultimo: strano che non sia mai stata data parola a chi opera con serietà in questo settore !
Buon lavoro
Condivido la Vs. lettera. Io sono un professionista (….con il quale ho avuto già un contatto con Voi circa 1 anno fa con Dr. Mora) che si occupa di pratiche del 110% cercando di svolgere in modo professionale l’incarico affidatogli (..pur con molte complicazioni derivate soprattutto dai continui cambiamenti normativi) coinvolgendo ditte serie del settore.
Essendo un progettista che ha sposato fin dal 2008 la filosofia CasaClima, quando è uscita questa normativa del 110% per un verso ne sono stato contento, per un altro ho espresso fin da subito le mie serie perplessità in quanto ci troviamo in Italia “paese di furbetti”.
Complimenti nuovamente per l’articolo. Spero che Report Vi contatti.
Saluti.
Arch. Marco Somaglino
Concordo su quanto esposto da Carlo Castoldi, ma succede anche il contrario nei Condomini, cioè che il 33% dei condomini obblighino i rimanenti 66% a fare lavori di ristrutturazione assolutamente non necessari ( fatta ristrutturazione 12 anni fa senza ” cappotto ” poichè a detta delle ditte candidate all’appalto non era possibile fare il ” cappotto ” per mancanza di spazio ). I sostenitori dell’intervento vogliono farlo perchè ” è gratis “, vogliono affidarsi ad un ” General Contractor ” , il quale non sarà responsabile dei lavori fatti da altre ditte e che “sono esclusi rapporti diretti fra General Contractor ed i Condomini ” . Il G.C , proviene da altra Regione, non da fuori provincia, e di cui nessuno conosce l’esistenza di questa Società.
In provincia ( Mi ) non è stato possibile reperire una Società e non non parliamone poi della cessione del credito e/o sconto in fattura ! Troppi sono i rischi che tutto il lavoro non vada a buon fine !