La rigenerazione urbana delle periferie argomento di rilievo più che mai attuale: le tante componenti che entrano in gioco per portare questo tema dal dibattito tra addetti ai lavori a fatto compiuto nelle nostre città, rendono necessario un coordinamento che ne migliori l’interazione e l’efficacia.
L’economia, la politica e l’iniziativa privata sono più che mai chiamate a coordinarsi per intraprendere azioni che mettano al centro il cittadino, beneficiario finale e protagonista di ogni intervento di riqualificazione delle aree urbane.
Il convegno “DALLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEI CONDOMINI ALLA RIGENERAZIONE URBANA DELLE PERIFERIE” organizzato da Rete IRENE con il Network Casaclima Piemonte e Valle d’Aosta, svoltosi a Torino il 17 Novembre scorso, ha esplorato l’articolato contesto nel quale trovano collocazione questi interventi, con riguardo agli aspetti architettonici, energetici, normativi, finanziari ma anche sociali, mettendo sempre in primo piano il cittadino e le sue esigenze.
Intervenire su scala urbana partendo dalla Riqualificazione Energetica di un singolo condominio per estendere gli interventi prima agli isolati e quindi ad interi quartieri entrando in un’ottica di rigenerazione urbana, moltiplica in modo esponenziale i vantaggi a favore del singolo edificio, estendendo la rivalutazione estetica ed economica del bene immobiliare ad intere aree che nel contempo beneficiano di un’importante riduzione dei consumi energetici e conseguente apprezzabile diminuzione delle emissioni inquinanti in ambiente.
La Riqualificazione Energetica diventa lo strumento per rispondere agli urgenti quesiti posti dai temi non più prorogabili di risparmio energetico, di sostenibilità ambientale e di qualità della vita nelle aree metropolitane di oggi.
PARLIAMO DI UN MACRO SISTEMA CON IMPORTANTI RICADUTE ECONOMICHE E SOCIALI PER IL PAESE
“Nella sola Regione Lombardia, il valore potenziale del mercato della Riqualificazione Energetica si attesta oltre i 40 miliardi di euro” Esordisce Manuel Castoldi, Presidente di Rete IRENE, in apertura del convegno “Un’opportunità unica per il territorio, e soprattutto per le famiglie che possono usufruire in questo momento di importanti incentivi statali quali detrazioni fino al 75% e la cessione del credito d’imposta. Famiglie alle quali noi operatori del settore dobbiamo garantire l’intervento che realizza il migliore rapporto tra prestazione energetica raggiunta ed investimento sostenuto per ottenerla”.
Se questo è il potenziale della sola Lombardia, quale può essere la previsione e l’aspettativa dell’intero Paese, considerando che nel censimento del 2011 è stato rilevato che lo stock abitativo italiano è costituito da 12,2 milioni di edifici, di cui circa il 56%, è stato realizzato prima dell’emanazione delle norme antisismiche (1974) e sull’efficienza energetica (1976)?
Oltre alla rilevante dimensione economica di questi dati, si evidenziano importanti dinamiche sociali: uno stock abitativo così vetusto comporta oggi un’incapacità di molti spazi urbani periferici di rispondere alle mutate esigenze della collettività.
E’ imprescindibile che un progetto di rigenerazione urbana debba coinvolgere una pluralità di soggetti, istituzionali e privati, utilizzando competenze e professionalità diversificate, per una pianificazione condivisa e strategica del riassetto della città, da un punto di vista tecnologico, urbanistico, sempre con un’attenzione ai diversi modi di abitare e alla loro sostenibilità.
Sono questi i paradigmi che riprende l’Arch. Barbara Bagaglia del Tstudio dell’Arch Guendalina Salimei, nella sua relazione al convegno, riportando l’esperienza dello studio basata principalmente su 6 temi guida.
- CONNESSIONI CON LA CITTA’
La relazione tra il contesto urbano e le periferie, attraverso il potenziamento dei collegamenti, la valorizzazione dei paesaggi, le relazioni con i tessuti urbani circostanti. - L’ARTICOLAZIONE DEGLI SPAZI APERTI
Lo spazio aperto come spazio intermedio tra pubblico e privato, in cui la cura della collettività possa essere occasione di coesione sociale, aumento di sicurezza e promozione artistica. - LE ATTREZZATURE E I SERVIZI
Il tema dei servizi di prossimità, come potenziamento di quelli esistenti e introduzione di nuove attrezzature al fine di rendere le aree servite, partecipate e quando possibile, autogestite e capaci di innescare i meccanismi economici di valorizzazione. - LE TRASFORMAZIONI NEL TEMPO
Il lavoro sull’edificio nel tempo, attraverso il recupero delle zone abbandonate o inutilizzate, con interventi nell’involucro, con la riqualificazione energetica, con la trasformazione dell’attacco al suolo e al cielo. - DIFFERENTI MODI DI ABITARE
L’adeguamento delle tipologie abitative alle nuove esigenze della società contemporanea, in cui lo spazio domestico viene vissuto necessariamente in funzione dei tempi del lavoro, della dimensione del nucleo familiare, della variabilità dell’uso nel tempo. - LA SOSTENIBILITA’ DELL’ABITARE
Come sintesi dei punti precedenti, la sostenibilità dell’abitare, riassume in sé un approccio all’ambiente naturale e sociale rispettoso della finitezza delle risorse e del loro mantenimento ad uso delle generazioni a venire.
Quindi è sostenibile ogni intervento che minimizzi i consumi, gli sprechi e i bisogni, così come lo è ogni azione tesa a promuovere coesione sociale, sicurezza, relazione.
“La periferia come risorsa, il tema del mio intervento, è il racconto di come l’architettura possa dialogare e connettere la città all’ambiente, attraverso l’uomo, e il suo abitare sostenibile.
Credo infatti che, attraverso una visione positiva e costruttiva, si possa rendere il progetto architettonico il cardine attorno al quale finalizzare il recupero e il potenziamento delle qualità di ambienti degradati, arrivando così alla rigenerazione urbana. Bastano poche azioni virtuose ad orientare e stimolare le energie latenti di un territorio.”
Arch. Barbara Bagaglia per Tstudio – Guendalina Salimei.
Il convegno è stato un momento importante di confronto tra progettisti, imprese e operatori del settore provenienti da diverse regioni. E’ in atto un lento cambiamento culturale nell’affrontare gli interventi di riqualificazione urbana che coinvolge tutti gli attori della filiera.
La condivisione di obiettivi comuni nell’interesse del cittadino e della sostenibilità ambientale (e la Riqualificazione Energetica degli edifici si colloca in quest’ambito), insieme ad un visione lungimirante e orientata al lungo termine, è l’unico modo per ottenere una crescita economica e sociale necessaria a questo paese.