Riqualificare di più e più velocemente: il modello Energiesprong

Edera - Energiesprong

Il modello di retrofit proposto da Energiesprong sviluppa un nuovo approccio alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, fondato su offsite, digitalizzazione e soluzioni integrate di retrofit ad alte prestazioni.

Energiesprong lavora con le aziende innovative e con i gestori di patrimoni immobiliari per ricercare, sviluppare e applicare nuove soluzioni industrializzate per la riqualificazione integrata energetica e antisismica.

Un approccio innovativo che nasce in Olanda e, con diverse applicazioni, punta oggi ad essere replicato su larga scala. Per spingere l’adozione di logiche industrializzate sul modello Energiesprong nel mercato italiano, nel 2020 nasce EDERA, acronimo di Enabling Deep Regeneration (abilitare la rigenerazione profonda). Si tratta di un’impresa sociale, no-profit, promossa da ANCE, Fondazione Housing Sociale e Redo Sgr, con il supporto di Fondazione Cariplo.

In occasione degli Energiesprong Renovation Days, il 13 e 14 novembre, abbiamo parlato con Lorenzo Lipparini, Responsabile delle Comunicazione e Relazioni istituzionali, che ci spiega la differenza tra il modello Europeo e quello Italiano.

Le esigenze generali sono le stesse in tutta Europa: riqualificare di più e più velocemente. Questo obiettivo è stato anche ufficializzato all’interno della revisione della Direttiva Case Green, che fissa i traguardi e le scadenze per la decarbonizzazione dello stock immobiliare di tutta Europa.

Rispetto al patrimonio nordico, in Italia esistono alcune differenze: la prima è una differenza geografica, che si riflette sul tipo di patrimonio che abbiamo. In Italia, infatti, non esiste solo il problema del riscaldamento invernale, ma anche quello del raffrescamento estivo.  Quindi l’isolamento termico degli edifici va studiato per tutto l’anno, non solo per i mesi invernali.

La seconda differenza aggiunge una sfida all’approccio originale di Energiesprong, ed è stata nostra volontà investirci: la riqualificazione antisismica degli edifici. La maggior parte del territorio italiano si trova, infatti, in zone ad alto rischio sismico e il problema dell’integrazione e delle soluzioni antisismiche è prioritario.

Investire nella riqualificazione del patrimonio abitativo diventa vantaggioso se viene fatto in modo integrato, risolvendo contemporaneamente l’isolamento termico e il miglioramento della prestazione sismica.

Un’altra differenza con il resto d’Europa è relativa al tipo di patrimonio esistente: In Italia c’è molto patrimonio di proprietà a differenza del Nord Europa, dove prevale l’affitto e il social housing.

In Italia il patrimonio di edilizia residenziale sociale è sostanzialmente in mano alle istituzioni pubbliche. Esiste circa un milione e mezzo di abitazioni nelle mani di Regioni e Comuni, e molte sono da riqualificare perché molto energivore e con scarsa manutenzione.

Questo apre un’importante sfida, non tecnica, ma procedurale: creare un modello di retrofit industrializzato che sia adatto sia per il privato che per il pubblico, con i suoi vincoli economici e di procurement.

Il mondo dell’ERP ha infatti caratteristiche peculiari: Le leggi sull’edilizia residenziale pubblica in Italia non consentono di aumentare il valore delle locazioni nell’ipotesi in cui le case vengano riqualificate, e non c’è interesse a fare leva sull’aumento di valore dell’immobile prima e dopo la riqualificazione. Lavorando con il pubblico dobbiamo quindi trovare un equilibrio sia dal punto di vista delle procedure di appalto che dal lato delle economie.  

Infine, ci sono delle particolarità che riguardano la filiera delle costruzioni del nostro Paese, che è fatta di moltissime realtà più piccole di quelle che operano all’estero. Il nostro approccio è quello di cercare di lavorare in modo neutrale sul mercato per fare collaborare all’innovazione soggetti che solitamente sono concorrenti tra di loro, ma che hanno qui un interesse collettivo: sia perché la sfida è immane, il patrimonio di riqualificare è talmente grande che richiede la collaborazione di tutti, sia perché per poter raggiungere risultati vantaggiosi dobbiamo concentrarci sui volumi, sui portafogli immobiliari e quindi sulla creazione di filiere che possano affrontare la riqualificazione di migliaia di abitazioni.

Si tratta di un cambiamento di scala che prevede un approccio collaborativo notevole. Con il modello Energiesprong cerchiamo di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta e soprattutto la collaborazione tra i molti produttori di soluzioni, per riuscire a creare la scala che serve per comprimere i costi e lavorare sull’industrializzazione del processo.

Gli Energiesprong Renovation Days, organizzati da Edera a Milano hanno rappresentano un’occasione per confrontarsi.

Rete Irene fa parte delle aziende innovative con sede in Italia, che sono state selezionate e hanno aderito al programma di open innovation Energiesprong Italia.