L’eccessivo consumo del suolo è uno dei problemi più urgenti del nostro Pianeta. In occasione della Giornata mondiale del suolo ricordiamo quanto sia indifferibile una strategia comunitaria per azzerare l’incremento delle superfici artificiali.
Il 5 dicembre si celebra il World Soil Day, la Giornata mondiale del suolo, con lo scopo di ricordare quanto sia essenziale preservare il suolo per assicurare ogni forma di vita nel nostro pianeta.
La giornata è stata istituita dalla FAO Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura nel 2014, con la volontà di assicurare lo stato di salute del suolo e una sua gestione sostenibile.
Il tema di quest’anno è “Keep soil alive, Protect soil biodiversity” per ricordare ai governi e all’opinione pubblica quanto sia necessario proteggere il suolo e la sua biodiversità.
Una giornata per sollecitare politiche comunitarie che preservino i territori, che limitino l’uso delle risorse in modo sostenibile e che possano ottenere il traguardo di un incremento dell’occupazione netta di terreno pari a zero.
L’ITALIA CONTINUA A CONSUMARE SUOLO
Secondo il rapporto SNPA 2021 “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici“, Il consumo del suolo in Italia continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate. Nel 2020, le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 57,5 km2, un incremento che fa perdere al nostro Paese quasi 2 mq al secondo.
Questo rapporto evidenzia come il consumo del suolo e il degrado del territorio continuano a un ritmo NON SOSTENIBILE, che potrebbero portare l’Italia a sostenere un costo complessivo compreso tra gli 81 e i 99 miliardi di euro, causati dalla perdita dei servizi ecosistemici tra il 2012 e il 2030.
Un continuo e significativo incremento delle superfici artificiali, che può essere “fermato” grazie alla riqualificazione dell’esistente.
Rete IRENE è impegnata dal 2013 a diffondere sempre di più la cultura della Riqualificazione energetica degli edifici esistenti in coerenza con la salvaguardia ambientale e con la politica urbanistica per la lotta al consumo del suolo.
Preservare il patrimonio edilizio esistente significa non intervenire su superfici ancora permeabili contribuendo a garantire un ecosistema sostenibile. Riqualificare Energeticamente gli edifici produce innumerevoli benefici all’ambiente diminuendo l’inquinamento atmosferico, non producendo rifiuti da demolizioni e preservando territori incontaminati.
Camminiamo su un terreno precario, che subisce sempre di più eventi climatici estremi: alluvioni, frane, temperature calde, un processo innescato dall’eccessiva cementificazione. Non servono ulteriori riflessioni per capire quanto sia indispensabile agire in modo sostenibile.