Riqualificazione ed efficientamento energetico è l’argomento centrale del panel organizzato da Axpo, dove Manuel Castoldi è intervenuto per condividere con gli altri relatori i temi di programmazione, semplificazione, innovazione e qualità dei bonus edilizi.
Il presidente di Rete IRENE è intervenuto il 24 febbraio a “Axpo green energy solutions talks”, un evento digitale organizzato da Axpo Italia che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e ospiti dal mondo dell’industria e dell’imprenditoria per stimolare il confronto e approfondire tematiche di grande attualità, tra cui le opportunità legate all’efficientamento energetico con focus sui benefici fiscali previsti dall’Ecobonus e dal cosiddetto Superbonus.
Manuel Castoldi ha partecipato al Panel “Riqualificazione e efficientamento energetico: tra incentivi statali e obiettivi europei” con Marco Garbero – General Manager di Axpo Energy Solutions Italia, Andrea Del Moretto – Responsabile Origination, Banco BPM, Pietro Bracco – Dott. Commercialista e Revisore Legale, And Partners Tax and Law Firm, Piero Pelizzaro – Chief Resilience Officer, Città Resilienti, Comune di Milano, Elena Comelli – Giornalista, Corriere della Sera. Moderatrice dell’Evento: Francesca Baraghini – Giornalista di SkyTG24
Un dibattito molto interessante e costruttivo nel quale sono emersi gli indubbi vantaggi di questi super incentivi ma anche le difficoltà ostative nel mettere in pratica fattivamente le opere per poter usufruire con certezza delle detrazioni fiscali.
Sono stati condivisi alcuni Temi tra i quali:
- La proposta di rendere più strutturali gli incentivi con una scadenza temporale più ampia
- La mancanza in Italia di un vero piano di Innovazione a lungo termine, una continuità che permetta di avere una prospettiva e poter fare degli investimenti.
- L’eccessiva burocrazia che necessita di una semplificazione normativa, per aiutare un paese che ha le professionalità per realizzare una filiera all’avanguardia nell’efficientamento energetico.
- La necessità di avere un testo unico dei bonus del settore edilizio, in modo da orientare maggiormente il cittadino e il professionista.
Manuel Castoldi ha espresso quello che è il punto di vista delle imprese che lavorano quotidianamente in questo settore e che da sempre dimostrano la volontà di operare ad un processo di efficientamento energetico del mercato attraverso l’innovazione e in un’ottica di sviluppo sostenibile.
La sua proposta verso il legislatore è quella di prolungare temporaneamente il Superbonus perchè rappresenta una grandissima opportunità del settore della riqualificazione energetica, uno dei settori più importanti per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Si tratta di un mercato concreto costituito da più attori: imprese, industrie, professioni, artigiani con partite iva, che non può essere delocalizzato perché parte integrante dei territori, sul quale bisogna investire perché conferisce ricchezza al nostro Paese.
Alla richiesta di Francesca Baraghini se le imprese sono preoccupate della mancata proroga all’incentivo dopo il 2022, Manuel Castoldi risponde di essere più preoccupato di quella che è l’attuale incertezza nella programmazione delle attività aziendali. E’ necessario che il legislatore organizzi un programma lungimirante: in questo momento le imprese stanno assumendo personale per far fronte alle richieste pervenute a seguito del superbonus e sarebbe drammatico trovarsi nel 2023 a licenziare le persone perché il mercato crolla improvvisamente con conseguenze sociali problematiche.
Altro tema affrontato riguarda la verifica di congruità urbanistica dell’edificio quale elemento vincolante per usufruire del Superbonus e delle difficoltà burocratiche connesse, Manuel Castoldi fa una richiesta specifica: “Chiedo al Comune di Milano, uno dei Comuni più importanti a livello Nazionale di fare da pilota nel facilitare l’accesso al fascicolo del fabbricato, dato che a Milano attualmente le tempistiche per avere la documentazione è di circa 6 mesi. Con una scadenza temporale dell’incentivo così limitata, 6 mesi diventano un impedimento oggettivo alla realizzazione degli interventi.” Richiesta espressa in diretta al Direttore Piero Pelizzaro.
E’ bene precisare che uno snellimento dello procedure, non significa necessariamente creare un iter scorretto. Anzi l’ITER del Superbonus dovrebbe consentire di fare dei lavori di alto profilo dal punto di vista qualitativo ed è la risposta che bisogna fornire al legislatore per aver dati validi che gli consentano di poter strutturare una migliore programmazione dell’incentivo e poter far operare con serenità la filiera.
“Questo incentivo fiscale deve servire a far cambiare la cultura verso una visione innovativa di efficientamento energetico, in modo da realizzare interventi ad alte prestazioni che non devono terminare nel 2023, ma neanche nel 2030” Dichiara Manuel Castoldi