Riqualificazione Energetica di un edifico scolastico: la Manutenzione in chiave Energetica di una scuola come esempio di buone pratiche da parte delle amministrazioni pubbliche.
Scuola Media Libero Signorelli, Grumello Del Monte (BG)
Ing. Berengario Arrigoni
Riqualificazione Energetica dell’involucro edilizio
E’ giusto che le amministrazioni comunali forniscano il buon esempio alla propria comunità, intervenendo su un edificio pubblico Riqualificandolo Energeticamente, riducendo così i fabbisogni e le emissioni nell’ambiente, contribuendo al comfort abitativo degli utenti. Quale esempio migliore per un’amministrazione che intervenire su una scuola media, polo di aggregazione per una comunità, fonte di insegnamento e di innovazione per i giovani frequentatori e le proprie famiglie.
L’edificio oggetto di intervento è un altro esempio di lavoro di squadra di Rete IRENE che attraverso il lavoro congiunto delle aziende Trivella ed Edil Montenero ha realizzato in tempi brevi la Riqualificazione di un edificio scolastico senza interferire con le attività didattiche.
Situato in area semiperiferica nord del territorio comunale di Grumello del Monte il complesso è composto dalla scuola media e dal palazzetto dello sport, collegati attraverso un tunnel sopraelevato polifunzionale, il quale ospita l’ingresso diretto e autonomo al palazzetto, gli spogliatoi ed anche un accesso controllato verso l’edificio scolastico.
I corpi principali si elevano per tre livelli fuori terra, per quanto il movimento del terreno vegetale che circonda l’edificio ne renda evidenti solo due; l’ingresso principale, per questo motivo, è posto al secondo livello fuori terra ed è raggiungibile mediante una rampa che lo rende immediatamente riconoscibile.
I fronti esterni sono caratterizzati dalle ampie falde, con manto di copertura in laterizio, ed ampie finestre a nastro suddivise in cinque partizioni, delle quali tre risultano fisse mentre due scorrevoli. Il prospetto è completato da un inusuale aggetto verticale e discontinuo in calcestruzzo lasciato a vista, emergente dal filo facciata in corrispondenza delle campate del telaio portante in calcestruzzo armato.
Infine si sottolinea come il linguaggio architettonico rappresenta e comunica in maniera chiara le funzioni svolte all’interno dei singoli corpi, grazie anche ad un abaco dei serramenti differenziato per destinazione d’uso: finestre a nastro per le aule e i corridoi; dimensioni standard per i servizi e le attività di segreteria; elementi circolari ed arcuati nell’atrio e presso il vano scala.
L’edificio rappresentava il prototipo dell’edilizia scolastica degli anni Settanta e manifesta, in tal senso, le problematiche igienico-sanitarie e di (dis)comfort ambientale tipiche delle tecniche costruttive dell’epoca. La situazione di degrado determinata dall’insufficiente massa termica dell’edificio – problematica comune a tutte le strutture intelaiate dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta – ha provocato anche effetti antiestetici che avrebbero potuto degenerare costituendo anche un pericolo per gli utenti.
Dopo precedenti interventi impiantistici volti al bilanciamento ed al miglioramento dell’efficienza dell’impianto di riscaldamento dell’edificio scolastico, l’amministrazione ha bandito la gara per una riqualificazione completa dell’involucro dell’edificio, andando ad intervenire sulle superfici verticali di facciata, sulle superfici orizzontali dei volumi in aggetto rispetto ai piani inferiori ovvero porzioni di pavimento delle aule disperdenti direttamente verso l’ambiente esterno (cosiddetto “primo solaio”), nonché sui serramenti.
Elementi chiavi di questa attività sono stati la realizzazione di un cappotto di 8 cm di polistirene espanso (EPS), applicato sulle superfici verticali di facciata ed orizzontali di primo solaio per un ammontare di circa 1600 m2, e la sostituzione di serramenti per circa 350 m2 con nuovi elementi altamente performanti nella riduzione delle dispersioni energetiche, realizzati con telai in alluminio a taglio termico e doppio vetro con intercapedine riempita con appositi gas (trasmittanza di riferimento: 1,40 W/m2K).
Elemento di pregio dal punto di vista termico posseduto dall’edificio era l’allineamento dei serramenti con il
filo esterno della muratura. Il mantenimento del posizionamento dei nuovi serramenti, unito al rivestimento a cappotto eseguito, ha portato alla formazione di un imbotte per ciascuna finestra che replica esteticamente la percezione fornita da un serramento collocato in posizione intermedia ma senza le criticità ad esso corrispondenti.
Articolo a cura dell’Arch. Jacopo Aste, Direttore Tecnico Trivella S.r.l.