Lunedì 15 Aprile è la data prevista per la quasi totalità del nord Italia (fascia climatica E) per lo spegnimento degli impianti di riscaldamento. A disciplinare la materia è il D.P.R. 412/1993, con le successive modifiche ed integrazioni, che definisce regole ben precise in tema di riscaldamento centralizzato nel condominio.
E’ giunto, quindi, il momento di programmare tutta una serie di attività utili alla buona conservazione degli impianti termici condominiali, con lo scopo di migliorare le prestazioni energetiche del sistema.
Innanzitutto sono necessarie alcune azioni utili alla messa in sicurezza:
- togliere l’alimentazione elettrica a tutte le apparecchiature elettroniche
- l’impianto di riscaldamento deve essere messo in assetto di “riposo” tramite le apparecchiature di regolazione comando e controllo installate. In taluni casi bisogna anche intercettare alcuni circuiti
- chiudere la valvola di adduzione del gas metano
- monitorare costantemente la qualità dell’acqua contenuta all’interno dell’impianto, che deve avere una durezza molto contenuta (massimo 5/6°F) ed un Ph compreso tra 7,5 e 8 a seconda della tipologia dei generatori. È altresì importante che l’acqua sia priva di aria anche sotto forma di micro bolle in sospensione perchè la presenza di aria significa presenza di ossigeno, quindi, di innesco di corrosione e formazione di magnetite incrostante.
- sincerarsi che il locale tecnico non corra il rischio di allagamento in caso di forti eventi atmosferici estivi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici
Chiusura operativa dell’impianto:
- Provvedere alla pulizia del generatore e del sistema di evacuazione fumi, quindi mettere a riposo il/i generatore/i.
- Eseguire la lettura del contalitri sul carico impianto, del contatore gas, e dell’eventuale contatore di energia elettrica, oltre ai contatori di misurazione dell’energia termica dove presenti.
Regola d’oro per gli utenti dei singoli appartamenti che devono fronteggiare lo spegnimento degli impianti di riscaldamento:
È consigliabile impostare a fine stagione le valvole termostatiche sulla massima apertura, in modo da evitare possibili otturazioni ed il conseguente loro bloccaggio. Questa precauzione riduce il rischio di dover ricorrere all’intervento di un tecnico manutentore alla riaccensione dell’impianto.
Con lo spegnimento degli impianti di riscaldamento si potrà procedere alla messa in funzione degli impianti di climatizzazione estiva, ove installati; ricordiamo alcune prescrizioni a cui ottemperare relative alla normativa in materia (F-gas).
L’Amministratore o il proprietario dell’immobile con apparecchiature / sistemi fissi di:
- Refrigerazione
- Condizionamento di aria
- Pompe di calore
- Protezione antincendio
che contengano 3 kg o più di gas fluoruranti a effetto serra, devono inviare all’Impresa abilitata alla manutenzione una specifica delega per consentire, entro il 30 Maggio 2019, di comunicare all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) la Dichiarazione F-GAS per l’anno 2018 contenente:
- Tipologia di apparecchiatura
- Matricola
- Manutenzioni effettuate
- Sostituzioni di gas effettuate e in che quantità
La mancata trasmissione della Dichiarazione F-GAS comporta sanzioni amministrative pecuniarie per un importo compreso tra 1.000 e 10.000 Euro.
Oltre ad adottare buone pratiche, il periodo di spegnimento degli impianti di riscaldamento è l’occasione per pianificare lavori atti a rendere gli impianti e gli edifici più efficienti energeticamente.
Parliamo di interventi significativi che devono essere preventivamente valutati durante l’assemblea ordinaria e che devono, necessariamente, essere sostenuti da un serio progetto di riqualificazione energetica, avvalorato da piani finanziari di sostegno alle famiglie, che preveda l’utilizzo degli ecobonus con la formula della cessione del credito e che sia sostenuto da un valido contratto che garantisca il risultato di migliore prestazione energetica rispetto all’edificio esistente.
Attraverso una diagnosi energetica mirata del sistema edificio-impianto è infatti possibile individuare le inefficienze energetiche del condominio su cui intervenire, con la formulazione di proposte che possono portare ad un risparmio importante (dal 30% al 50%) nel consumo di energia finale sia durante l’inverno che durante l’estate.
E’ importante fornire proposte di intervento, serie ed efficaci, che esplicitino nel dettaglio il rapporto costi/benefici per ciascun Condòmino, in modo che sia chiaro al proprietario che i costi dei lavori da lui sostenuti sono in realtà un investimento che porta benefici immediati: maggior comfort abitativo, minori spese in bolletta e patrimonio immobiliare subito rivalutato.